Nel dicembre del 1978 il metronotte genovese Piero Zanfretta, durante un giro di ispezione in alcune ville dell’entroterra ligure, incontra “esseri enormi, alti circa tre metri.” Il caso Zanfretta è un caso di rapimento alieno o abduction.
Siamo abituati a considerare questi fenomeni come pura fantascienza. Ma il caso Zanfretta si differenzia per le innumerevoli testimonianze, i riscontri oggettivi, le prove. Il caso Zanfretta è, innanzitutto, un fatto di cronaca.
Ma appena oltre incombe il grottesco, il ridicolo, la caricatura da film di serie Z: tra inseguimenti nella notte, astronavi e robot camuffati da timidi passanti, ci sono questi alieni goffi, troppo goffi, ci sono loro e un demenziale progetto di colonizzazione terrestre, loro e i genovesi in un incontro impossibile. Sullo sfondo, l’Italia degli anni 70. Ingenua, piene di speranze. Falciata dal brigatismo, dalla lotta armata, dalle bombe.
Menzione speciale “Franco Quadri” al premio Riccione 2013
Di e con Maurizio Patella
Collaborazione alla drammaturgia Antonio Paolacci
Luci Davide Rigodanza
Con il sostegno di Straligut teatro, Scarlattine Teatro e Kilowatt Festival
Un caro ringraziamento a EmmeaTeatro, Marco Ferro, Elena Tedde Piras, Claudia Chianucci, Dalia Chianucci, Sandro Santarelli
Durata 1h 20
Maurizio Patella (Genova, 1975)
Nel 2001 si diploma attore presso la Civica Scuola d’arte drammatica “Paolo Grassi” di Milano.
Tra le tante collaborazioni, ha lavorato con Sipario Toscana, Teatro Gioco Vita e Teatri di Vita. Più volte candidato per i premi Ubu del teatro come miglior attore under 30.
Coi suoi racconti vince premio Subway letteratura 2009, ed è finalista al premio “Lama e trama 2010”.